Analitici
SERTL, MiCHAEL
Autonomia pedagogica: riforma amministrativa ed economia di mercato pedagogico (una polemica) - (Padagogische Autonomie = Verwaltungsreform plus Padagogische Marktiwirtschaft. Eine Polemik)
Erziehung und unterricht : Rivista pedagogica, n. 10, 1992, pp. 568-571
Abstract/Sommario:
Lo scopo dell'a. è di dichiarare l'errore-fraintendimento, che esiste nel connettere il concetto di "autonomia pedagogica" con il provvedimento per la "possibilità di una più forte indipendenza amministrativa e pedagogica nella regolamentazione scolastica". Si vuole, inoltre, dimostrare l'interdipendenza dell'a. pedagogica dalla riforma amministrativa e dall'economia di mercato pedagogico. Esistono principalmente due tipi di fraintendimenti: - l'a. può avere a che fare con il processo ...; [leggi tutto]
Lo scopo dell'a. è di dichiarare l'errore-fraintendimento, che esiste nel connettere il concetto di "autonomia pedagogica" con il provvedimento per la "possibilità di una più forte indipendenza amministrativa e pedagogica nella regolamentazione scolastica". Si vuole, inoltre, dimostrare l'interdipendenza dell'a. pedagogica dalla riforma amministrativa e dall'economia di mercato pedagogico. Esistono principalmente due tipi di fraintendimenti: - l'a. può avere a che fare con il processo pedagogico, ma non porta automaticamente all'incremento dell'autodeterminazione degli allievi. - L'a. pedagogica non riguarda solo l'ambito pedagogico, ma coinvolge anche quello amministrativo, finanziario...(è un allargamento delle competenze decisionali dal centro verso la periferia). Le scuole nelle quali viene sperimentata, dunque, non devono occuparsi solo di pedagogia, ma soprattutto di politica. Un esempio per dimostrare la tesi dell'articolo: una scuola superiore nel distretto di Grieskirchen nella quale è in atto da un anno un'esperienza di a. pedagogica. - Dal punto di vista dell'autonomia pedagogica: sin dagli anni '50 nelle scuole superiori austriache la settimana è stata accorciata a 5 giorni, le 34 ore risultanti vengono destinate nel pomeriggio. Tuttavia in questa scuola i genitori hanno protestato per l'eccessivo carico di lavoro sugli allievi, ottenendo una riduzione dell'orario scolastico.- Dal punto di vista della riforma amministrativa: in questa scuola gli insegnanti hanno scelto lo Spagnolo come seconda lingua, ma la flessibilità amministrativa della scuola ha permesso ai genitori di partecipare alla votazione e di far decidere per il Francese, ritenuto più utile da questi ultimi.- Dal punto di vista del mercato pedagogico: da questo punto di vista ogni scuola risulta essere un'unità di mercato indipendente che entra in concorrenza con le altre aziende per offrirsi ai clienti (genitori e allievi). Ogni scuola deve, quindi, sviluppare un profilo specifico per rendersi interessante. Da questo punto di vista vengono superate le polemiche sull'organizzazione della scuola (ad esempio sul tempo pieno) in quanto chi vorrà un certo tipo di servizio, opterà per una scuola che lo offra. In questo modo viene attivato anche un processo di depoliticizzazione nella scuola prendendo a modello ciò che accade a livello statale. La crisi della società del benessere, infatti, ha portato ad una riforma dell'amministrazione in termini di maggiore flessibilità ed efficienza: privatizzazioni, decentramento... La stessa proposta può essere portata sul piano dell'istruzione. Al momento si parla comunque solamente di decentramento, ossia di maggiore autonomia dal punto di vista amministrativo
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