Analitici
NOWOTNY, Wolfgang
La scuola superiore di Andorf, un esempio di autonomia della scuola in Austria - (Die HS Andorf (Bezirk Scarding) - Ein Beispiel fur Schulautonomie in OO)
Erziehung und unterricht : Rivista pedagogica, N. 10, 1992, pp. 571-582
Abstract/Sommario:
1) Dal 1987 A. Falkner introdusse un progetto di autonomia nella sua scuola fino ad estenderlo a tutto il distretto di Grieskirchen (unico distretto dell'Austria dove ogni scuola superiore sperimenta un progetto di autonomia). L'idea base = creare degli spazi liberi nell'organizzazione della scuola attraverso tagli al piano dell'orario. Nel 1990-91 fu preparato un decreto che doveva stimolare le scuole dell'Austria alla discussione sull'autonomia e rappresentare anche un concetto guida ...; [leggi tutto]
1) Dal 1987 A. Falkner introdusse un progetto di autonomia nella sua scuola fino ad estenderlo a tutto il distretto di Grieskirchen (unico distretto dell'Austria dove ogni scuola superiore sperimenta un progetto di autonomia). L'idea base = creare degli spazi liberi nell'organizzazione della scuola attraverso tagli al piano dell'orario. Nel 1990-91 fu preparato un decreto che doveva stimolare le scuole dell'Austria alla discussione sull'autonomia e rappresentare anche un concetto guida per lo sviluppo. L'autonomia veniva vista non solo come decentramento amministrativo, bensì come possibilità di sviluppo delle competenze a livello di scuola: ogni singolo istituto veniva considerato un'unità di azione pedagogica. Si verificava così la possibilità che scuole diverse prendessero decisioni contrastanti e proprio questo doveva contribuire al raggiungimento dello scopo che consisteva nell'innalzare la "qualità" della scuola attraverso il confronto dei diversi indirizzi. ("Qualità" in relazione alle lezioni, all'utilizzo dei locali, alla soluzione dei problemi particolari e così via). L'orario flessibile rendeva possibile differenziare le prestazioni dell'allievo nelle diverse discipline attuando piani di studio individualizzati (pur assicurando il raggiungimento degli obiettivi formativi di base comuni a tutte le scuole per dare agli allievi la possibilità di cambiare istituto e di continuare il cammino formativo). Tale flessibilità permetteva anche diverse forme di apprendimento come lavori in piccoli gruppi, a seconda dei compiti e degli interessi, l'insegnamento specifico per gli allievi difficili (handicappati, stranieri...) ecc. In questo processo di sviluppo erano coinvolti tutti gli insegnanti con "conferenze pedagogiche", formazione di gruppi di lavoro, aggiornamento ecc. Anche i genitori e gli allievi dovevano partecipare alla vita scolastica. Il decreto prevedeva che i provvedimenti ed il piano di organizzazione venissero fissati per iscritto cosicchè le esperienze fatte secondo i nuovi concetti fossero documentate e consultabili da chi fosse interessato e costituissero, quindi, una fonte di influenza per altre scuole. 2) La scuola superiore di Andorf (distretto Shaerding) esempio di un progetto di "autonomia" nell'Austria Settentrionale. Tra il 1975-85 un progetto di "scuola totale integrata". Dal 1986-87 per ogni grado una classe ad indirizzo musicale. Negli anni scolastici 1989-90 e 90-91 un gruppo di insegnanti elaborò un progetto di "autonomia". All'origine diverse ipotesi: convinti che troppe ore di lezione programmata portino alla diminuzione del senso di responsabilità ed alla perdita di creatività da parte degli allievi, alcune ore vennero lasciate scegliere da questi ultimi. Inoltre gli insegnanti si proposero di coinvolgere attivamente degli handicappati mediante la costituzione di gruppi flessibili e l'insegnamento diversificato. Ma nel timore che il lavoro di gruppo sviluppasse una coscienza individualista del gruppo stesso, si costituirono anche classi eterogenee. Partendo dal presupposto che un cambiamento nell'organizzazione scolastica e nelle lezioni è possibile solo se i partecipanti (insegnanti, genitori, alunni) si identificano con esso, venne organizzata una conferenza per presentare il progetto, discuterlo e approvarlo. Risultati: attenuazione delle differenze di prestazione all'interno dei gruppi, più attenzione agli allievi, più interazione tra insegnanti, utilizzo di contributi esterni
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