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Biblioteca della libertà, Vol. 41, n. 185, ott-dic 2006, pp. 71-95
Abstract/Sommario: Negli ultimi tre decenni la leadership di Pechino ha aperto la Cina alle dinamiche di mercato, operando una radicale riconfigurazione di quasi tutti gli aspetti della società. Il Partito comunista cinese non ha esitato a incidere sul più intimo degli aspetti di convivenza sociale, la struttura familiare, giacché per il corretto funzionamento di una economia di mercato occorre essere in presenza di una società di mercato. Le politiche sociali architettate dalla leadership riformista son ...; [Leggi tutto...]
Biblioteca della libertà, Vol. 41, n. 185, ott-dic 2006, pp. 5-24
Abstract/Sommario: Le elezioni politiche del 9 e 10 aprile hanno riaperto il dibattito sulla cosiddetta «questione settentrionale». Il saggio analizza la geografia politica dell’Italia emersa dalle urne e sfata alcuni luoghi comuni circolati nel corso delle settimane immediatamente successive al voto. Con il supporto di dati empirici, si rileva l’esistenza di una nuova e inconsueta frattura territoriale che, da almeno un quindicennio a questa parte, divide il nostro paese. Tale frattura, che accomuna due ...; [Leggi tutto...]
Biblioteca della libertà, Vol. 41, n. 185, ott-dic 2006, pp. 33-50
Abstract/Sommario: Dopo l’11 settembre, gli Stati Uniti hanno definito la propria concezione del terrorismo con il concorso di tre gruppi che animano il panorama politico del paese: il movimento neoconservatore, la Christian Right e la lobby filo-israeliana. Sostenuta da un gran numero di cittadini, la strategia adottata per contrastare il fenomeno parte dal presupposto che la politica estera americana nel mondo, e in particolare in Medio Oriente, non abbia spinto i musulmani a diventare terroristi e che ...; [Leggi tutto...]
Biblioteca della libertà, Vol. 41, n. 185, ott-dic 2006, pp. 51-64
Abstract/Sommario: Si descrive la lobby filo-israeliana negli Stati Uniti – una costellazione di organizzazioni, gruppi di pressione e think tanks – la quale sembra avere una grande influenza sulla Casa Bianca, il Congresso e i media per tutto quello che riguarda il Medio Oriente. Infatti, quando è in questione la politica americana in quest’area – comprese le guerre, come quella in Iraq e quella, possibile, contro l’Iran – da tempo ci si chiede se a decidere veramente siano gli Stati Uniti oppure, come ...; [Leggi tutto...]